Programma Amnesty International, Prevenzione della Violenza Dome



Prevenzione della Violenza Domestica

Programma in 14 punti di Amnesty International

per la Prevenzione della Violenza Domestica

 

La violenza contro le donne all'interno della famiglia, comunemente chiamata violenza domestica, è una grave violazione dei diritti umani. E' una realtà quotidiana che pervade la vita di molte donne in ogni paese del mondo. Il suo impatto sulle donne, sulle loro vite, la loro salute, il lavoro e il benessere delle loro famiglie è devastante.
Amnesty International esorta tutti i Governi a realizzare questo programma in 14 punti per la prevenzione della violenza domestica. Gli Stati dovrebbero agire immediatamente per affrontare la violenza domestica, prevenirne la reiterazione in vista della sua totale eliminazione.
Amnesty International invita gli individui e le organizzazioni a usare la propria influenza per assicurare che i Governi realizzino questo Programma.
Le raccomandazioni contenute nel Programma in 14 punti per la prevenzione della violenza domestica sono interrelate e importanti per combattere la violenza domestica. Esse contengono i seguenti principi:
• Lo scopo di ogni azione deve essere quello di assicurare la protezione, l'autonomia e la sicurezza delle donne come pure il loro benessere fisico, mentale e sociale con riguardo alle conseguenze degli abusi subiti.
• Le politiche, le pratiche e le leggi dei Governi non devono discriminare le donne in base al genere, età, etnia, orientamento sessuale, abilità fisica o mentale, classe sociale, lingua, cultura, credo religioso, stato civile, cittadinanza o luogo di residenza.
• I Governi dovrebbero consultarsi e lavorare in stretta connessione con le vittime, le sopravvissute e con le organizzazioni non governative che si occupano di violenza domestica.
Tutti i governi dovrebbero:
1. Condannare la violenza domestica
I rappresentanti statali e i leader politici a ogni livello, nazionale, regionale e locale dovrebbero condannare pubblicamente e in maniera esplicita la violenza domestica sottolineandone la gravità e affermando che si tratta di una violazione dei diritti umani e non di una questione privata. I rappresentanti statali non possono invocare costumi, tradizioni e religioni per sottrarsi alla responsabilità di eliminare la violenza contro le donne.
2. Aumentare la consapevolezza dell'opinione pubblica sulla violenza domestica
Campagne informative e di sensibilizzazione sulla violenza domestica dovrebbero essere realizzate a tutti i livelli dalla scuola, all'università, ai forum cittadini, ai luoghi di lavoro al fine di denunciare la violenza domestica, eliminare lo stigma associato alle donne che hanno subito violenza e incoraggiarle a cercare giustizia. Tutti i mezzi di comunicazione dovrebbero essere utilizzati inclusi la stampa, internet, lezioni e dibattiti; le campagne dovrebbero coinvolgere i leader della comunità, politici locali, giornalisti e la società civile. Tutte le informazioni dovrebbero essere facilmente accessibili e disponibili nelle lingue locali.
3. Utilizzare il sistema scolastico per contrastare i pregiudizi alla base della violenza domestica
Dovrebbero essere realizzati materiali educativi da incorporare nei curricula scolastici a tutti i livelli allo scopo di prevenire la violenza domestica contrastando le idee e i pregiudizi che considerano la violenza domestica accettabile. Gli insegnanti, i professori e le altre figure coinvolte nel sistema di istruzione dovrebbero essere parte dello
sforzo per superare i pregiudizi e gli stereotipi che confinano le donne e le ragazze a ruoli subordinati contribuendo alla violenza domestica.
4. Abolire le leggi che discriminano le donne
Tutte le leggi, in ambito civile, penale e del diritto di famiglia, dovrebbero essere riviste al fine di assicurare il rispetto degli standard internazionali sui diritti umani. Qualsiasi legge o provvedimento che discrimina le donne o che permette il perpetuarsi di tale discriminazione dovrebbe essere riformato, così come ogni legge che favorisce o perpetua la violenza contro le donne. Laddove necessario dovrebbe essere approvata una nuova legislazione che assicuri l'eguaglianza per le donne.
5. Assicurare che la violenza domestica sia considerata un reato
Assicurare che tutte le forme di violenza contro le donne siano riconosciute nella legge e nella pratica come violazioni dei diritti umani e come reati penali, che tutti gli atti di violenza domestica siano indagati, perseguiti e puniti in base alla gravità del reato e che le vittime ricevano un'adeguata riparazione. Alla denuncia di una donna dovrebbe essere dato seguito con eguale determinazione e completezza indipendentemente dal luogo del paese ove risiede.
6. Indagare e svolgere procedimenti giudiziari sulle denunce di violenza domestica
Assicurare che la polizia fornisca un ambiente sicuro e confidenziale per le donne che denunciano atti di violenza domestica, che ci sia una registrazione obbligatoria di tutte le denuncie e che su queste siano condotte indagini in modo efficace, imparziale e tempestivo. Laddove vi siano prove sufficienti, i sospettati dovrebbero essere indagati in accordo con gli standard internazionali per un equo processo senza fare ricorso alla pena di morte o a punizioni corporali e assicurando che le sentenze siano commisurate alla gravità del reato. Se un caso non viene perseguito, le ragioni dovrebbero essere rese pubbliche.
7. Rimuovere gli ostacoli nei procedimenti su casi di violenza domestica
Indagare sui motivi per cui i tassi di denuncia, indagine e condanna per violenza domestica sono così bassi e affrontare gli ostacoli identificati in tali ricerche. Le procedure dei tribunali e le regole per la raccolta delle prove dovrebbero essere riformate in modo da non scoraggiare le donne a sporgere denuncia. Queste ultime, insieme ai testimoni e alle altre persone che potrebbero essere a rischio durante le indagini e il processo, dovrebbero essere protette dagli atti di intimidazione, violenza e ritorsione. Ci dovrebbe essere una stretta collaborazione tra la polizia, i giudici e le altre autorità e servizi a livello locale.
8. Rendere obbligatoria la formazione del personale statale sulla violenza domestica
Finanziare e realizzare programmi di formazione obbligatori per il personale - incluso polizia, avvocati, giudici, personale medico e forense, assistenti sociali, personale addetto alle procedure di immigrazione e insegnanti - su come identificare i casi di violenza domestica, come provvedere alla sicurezza delle persone coinvolte e come raccogliere e presentare le prove.
9. Assicurare finanziamenti adeguati
Fornire finanziamenti adeguati ai programmi sulla violenza domestica in tutti i settori, incluso il sistema della giustizia penale, dell'istruzione, sanitario, dei servizi sociali e abitativo, ad esempio attraverso un piano d'azione nazionale per assicurare che l'assistenza sia disponibile ed eguale in tutto il paese. Dovrebbero essere disponibili fondi sufficienti per permettere l'attuazione della legislazione contro la violenza domestica e per fornire le necessarie misure di riabilitazione e supporto per le vittime.
10. Realizzare e mettere a disposizione case rifugio per le donne in fuga dalla violenza domestica
Finanziare e realizzare un numero sufficiente di case rifugio o altri luoghi sicuri per le donne in fuga dalla violenza domestica che non compromettano la loro privacy, autonomia personale e libertà di movimento. Tali luoghi dovrebbero facilitare la ripresa fisica e mentale delle donne e aiutarle nella ricerca di una soluzione abitativa sicura nel lungo termine.
11. Fornire servizi di sostegno e assistenza
Finanziare e creare servizi per le donne vittime di violenza domestica, in collaborazione con le organizzazioni della società civile in modo che possano accedere al sistema di giustizia civile e penale, inclusa l'assistenza legale gratuita sulle questioni attinenti al divorzio, la custodia dei figli e l'eredità. Assicurare l'accesso ai servizi sanitari e di supporto psicologico. I servizi dovrebbero essere accessibili anche da un punto di vista linguistico e culturale a tutte le donne che li richiedono.
12. Ridurre il rischio di violenza armata
Rimuovere tutte le armi dalle case dove sono stati denunciati atti di violenza domestica. Assicurare che il possesso di armi sia rilevato in tutte le ricerche di tipo demografico, sanitario e relative ai servizi sociali.
13. Raccogliere e pubblicare i dati sulla violenza domestica
Assicurare che la violenza domestica sia presente nei rapporti ufficiali e nelle statistiche, che la raccolta dei dati sia standardizzata e disaggregata per genere e per altri elementi rilevanti e che sia verificabile. Assicurare che i dipartimenti governativi competenti raccolgano, pubblichino e condividano dati e statistiche sulla violenza domestica, affinché vengano utilizzati dai leader politici e istituzionali per formulare politiche e programmi efficaci nella lotta alla violenza domestica.
14. Far conoscere alle donne i propri diritti
Assicurare che le donne che subiscono violenza abbiano accesso alle informazioni circa i loro diritti e i servizi loro riservati. Le stazioni di polizia, i servizi sanitari e gli altri enti statali dovrebbero pubblicizzare le informazioni circa i diritti delle vittime incluso l'insieme delle misure di protezione disponibili. Tutte le agenzie competenti dovrebbero elaborare, realizzare e monitorare linee guida e procedure che coprano ogni fase della loro risposta ai casi di violenza domestica specificando che tipo di azione deve essere intrapresa qualora questi standard non siano rispettati.

Trovi i 14 punti e maggiori informazioni su: www.amnesty.it/campagne/donne/index.html