Cass. pen. sez.III , 2008, n. 13983



Massima

La Corte di Cassazione ha stabilito che si configura il reato di violenza sessuale anche nel caso in cui, in un rapporto coniugale, la donna non esprima esplicitamente al compagno il suo rifiuto al rapporto sessuale. La Cassazione ha precisato che in tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti tra coniugi, non ha valore scriminante il fatto che la donna non si opponga esplicitamente al rapporto e lo subisca. In tal caso, trattasi, infatti, di un costringimento psicofisico idoneo a incidere sulla libertà di autodeterminazione delle persone e ciò nel caso in cui si provi che l'autore del fatto, aveva la consapevolezza del rifiuto implicito della compagna agli atti sessuali.