Antonio Casilli, Stop Mobbing (sintesi pubblicazione)



 Stop Mobbing



Sintesi della pubblicazione

Un capo tiranno? Un conflitto aperto con i colleghi? Una sensazione di isolamento e preoccupanti  sintomi psicosomatici? Forse sei vittima del mobbing, una strategia di terrorismo psicologico da ufficio. Il mobbing colpisce ogni tipo di lavoratore, anche i migliori e i più produttivi, con attacchi violenti o persecuzioni subdole. I suoi effetti estremi (depressione, suicidio) e i suoi costi sociali ne fanno un fenomeno davvero preoccupante. Come resistere a questa violenza di sottofondo del mondo aziendale attuale? Forse «ripensando il lavoro» per comprendere i cambiamenti che rendono il mobbing sempre piùdiffuso e riconoscibile. Prima che venisse usato il termine mobbing per descrivere i comportamenti irrazionali o contrari alle regole della civiltànei luoghi di lavoro degli anni '90, il disagio lavorativo veniva solitamente spiegato servendosi del modello dominante, preso in prestito dalla psicologia, dello "stress lavorativo". E' noto che la categoria dello stress interpreta le malattie lavorative come disfunzioni del corpo e della organizzazione dell'azienda, alle quali si puòrimediare per mezzo di una terapia che riallinei la macchina-uomo e la macchina-organizzazione. Le spiegazioni in termini di stress generalmente mettono l'accento sulla personalitàpsico-sociale come indicatore chiave di una situazione di disagio effettivamente vissuta, e sulla responsabilitàpersonale dei manager nel provocare stress e disagi fisici. Gli studi sullo stress, che tendono a concentrarsi su vittime posizionate nei gradi inferiori della scala gerarchica,sono per lo piùpositivistici, carichi di pretese di legittimazione pseudo-scientifica. I veri e propri studi sul mobbing tendono invece a mettere sotto accusa i dirigenti prevaricatori implicati  in abusi di potere.