Tribunale di Roma Sez. lavoro, 28.03.2008



Massima

Ai fini della pronuncia di condanna del datore di lavoro per comportamenti integranti "mobbing", l'accertamento giudiziale deve necessariamente riguardare anche la sussistenza dello specifico intento discriminatorio e vessatorio ai danni del mobbizzato integrante gli estremi di una vera e propria forma di violenza morale.