Delib. G.R. MArche, 19.11.2007, n. 1286



Attuazione Delib.G.R. n. 747/2004 - Linee-guida per la continuità e lo sviluppo di interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti, e ripartizione delle relative risorse finanziarie - Euro 800.000,00.

Attuazione Delib.G.R. n. 747/2004 - Linee-guida per la continuità e lo sviluppo di interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti, e ripartizione delle relative risorse finanziarie - Euro 800.000,00.


(1) Pubblicata nel B.U. Marche 30 novembre 2007, n. 105.

La Giunta Regionale
omissis
Delibera
- di approvare, in attuazione della Delib.G.R. n. 747/2004, le linee-guida per la continuità e lo sviluppo degli interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti, già avviati in attuazione della Delib.G.R. n. 172/2005, e ripartire le relative risorse finanziarie in allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;
- che gli oneri derivanti dal presente atto, complessivamente pari a € 800.000,00 fanno carico sul capitolo 5.28.15.116 del bilancio 2007.
Allegato 1
Linee-guida per la continuità e lo sviluppo degli interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti, e ripartizione delle relative risorse finanziarie - Anno 2008
1. Premessa
L'area della prevenzione rappresenta un aspetto centrale del sistema regionale dei servizi alla persona ed alla comunità.
Tale area è strettamente interconnessa con le azioni di promozione dell'agio e con le azioni che favoriscono la partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni pubbliche e private. Nel corso del 2006 e del 2007, in attuazione della Delib.G.R. n. 172/2005, ciascun Ambito Territoriale sociale ha realizzato un progetto di prevenzione e di promozione attraverso interventi di qualificazione dei Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) del proprio territorio.
All'interno della rete dei servizi territoriali i CAG dovrebbero svolgere un ruolo primario.
Per sua natura e collocazione il CAG ha infatti enormi potenzialità in quanto si rivolge ad individui ed a gruppi, ed è facilmente accessibile.
Ma il CAG dovrebbe essere anche un luogo di promozione di valori centrato sull'accoglienza, in grado di elaborare strategie di miglioramento del contesto socio-ambientale e di "lettura" dei fenomeni emergenti, nuovi comportamenti d'abuso, nuovi linguaggi.
Il CAG ha grandi potenzialità anche come strumento d'inclusione e di mediazione tra culture diverse, soprattutto se è in grado di rafforzare le connessioni con la scuola e con la famiglia.
Per qualificare la rete dei CAG, attraverso le linee d'indirizzo della Delib.G.R. n. 172/2005 si è cercato di superare alcune criticità quali ad esempio la loro scarsa integrazione con gli altri servizi del sistema, il coordinamento delle attività, la supervisione delle dinamiche interne, la formazione degli operatori, i rapporti con le famiglie e con le scuole, le dotazioni strumentali.
Attraverso questo atto si intende innanzitutto non disperdere quanto sino ad oggi realizzato nel settore, ma ancor più dare continuità e sviluppare la progettualità di ciascun Ambito territoriale sociale a favore degli adolescenti e dei giovani.
2. Titolarità dei progetti e beneficiari delle risorse
Sono cotitolari dei progetti gli Ambiti Territoriali sociali ed i Distretti sanitari, sotto la responsabilità dei Coordinatori d'Ambito sociale e dei Direttori di Distretto sanitario.
La somma complessiva verrà ripartita con atto dirigenziale successivo e, per i progetti finanziabili, le risorse saranno trasferite ai Comuni capofila degli Ambiti Territoriali sociali, previa verifica della presentazione del rendiconto dei progetti di cui alla Delib.G.R. n. 172/2005 approvati con DDS05 n. 453/2005.
L'unità territoriale di riferimento per la progettazione è l'Ambito Territoriale.
Ove risulti opportuno, è possibile anche una progettazione che coinvolga più Ambiti.
3. Destinatari degli interventi
Gli interventi progettati sono destinati ad adolescenti e giovani nella fascia di età 11-18 anni.
4. Finalità ed obiettivi generali dei progetti
Gli Ambiti Territoriali, con i Distretti sanitari delle Zone Territoriali, dovranno destinare le risorse ripartite alla continuità ed allo sviluppo dei progetti avviati in attuazione della Delib.G.R. n. 172/2005, finalizzati alla qualificazione dei Centri di Aggregazione già esistenti per adolescenti e giovani. Nell'ambito di tale finalità, gli obiettivi generali da perseguire sono i seguenti:
1. promozione del benessere e della salute;
2. prevenzione del disagio adolescenziale e giovanile;
3. prevenzione di comportamenti a rischio o autolesivi;
4. integrazione dei CAG con il sistema dei servizi.
5. Aree d'intervento
Nell'ambito della finalità e degli obiettivi generali sopra indicati, i progetti devono essere coerenti con gli interventi realizzati o in corso di realizzazione, e devono perseguirne lo sviluppo con particolare riferimento alle seguenti aree d'intervento:
1. formazione, aggiornamento o supervisione degli operatori;
2. prevenzione dell'uso di sostanze psicotrope, legali (alcol, tabacco) ed illegali, comprese le sostanze che aumentano le prestazioni sportive (doping);
3. prevenzione di comportamenti d'abuso (di sostanze, di gioco d'azzardo, di videogiochi, di internet);
4. prevenzione del fenomeno del "bullismo";
5. valorizzazione del ruolo educativo scolastico e genitoriale.
6. Requisiti delle attività finanziabili
Non sono finanziabili i progetti finalizzati alla sola estensione degli orari di apertura dei CAG; tali spese sono finanziabili solo se inserite all'interno di un progetto più ampio, che preveda diverse azioni e che persegua gli obiettivi generali e specifici indicati.
Non sono finanziabili i progetti che non prevedono il coinvolgimento dei soggetti della rete (Ambiti Territoriali sociali, Distretti sanitari, Dipartimenti Dipendenze Patologiche, Autonomie Scolastiche, organizzazioni del privato sociale).
Sono finanziabili le attività che garantiscono continuità e sviluppo ai progetti avviati ai sensi della Delib.G.R. n. 172/2005, e che perseguono le finalità e gli obiettivi specifici sopra indicati. All'interno di ciascun progetto sono finanziabili le seguenti spese:
- personale, progettazione e coordinamento, segreteria;
- acquisto materiali vari: fino al 30% della somma assegnata a ciascun Ambito Territoriale sociale.
Per quanto riguarda le spese per il personale, esse possono coprire sia gli incentivi al personale interno del CAG, degli Enti Locali e delle Zone Territoriali coinvolte, sia i contratti con gli eventuali soggetti gestori del privato sociale.
Ciascun progetto deve essere complessivamente co-finanziato al 20% da parte dei soggetti cotitolari, secondo modalità definite a livello locale.
La progettazione deve comunque essere concertata secondo le modalità indicate nel "Sistema dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Marche: sviluppo programmatico e organizzativo" da Comuni, Zone Territoriali ed organizzazioni del Terzo Settore, e deve prevedere il coinvolgimento di adolescenti e giovani.
Tutti gli interventi della rete devono essere formalizzati attraverso accordi e protocolli tra i soggetti coinvolti, in modo da coordinare gli interventi, creare sinergie ed orientare i progetti su obiettivi ben definiti, raggiungibili e misurabili. Ciascun progetto deve contenere le modalità di valutazione e gli indicatori.
7. Ripartizione delle risorse finanziarie
Le risorse finanziarie disponibili, che ammontano complessivamente ad € 800.000,00 sono ripartite tra gli Ambiti Territoriali sociali secondo i criteri contenuti nella Delib.G.R. n. 172/2005.
8. Modalità operative
Operativamente dovranno essere rispettate le seguenti fasi:
1. la Regione assegna ed impegna le risorse economiche disponibili a favore dei 24 Ambiti Territoriali sociali entro dicembre 2007;
2. i Coordinatori d'Ambito, con i Direttori di Distretto sanitario e gli altri soggetti pubblici e del privato sociale, attivano un percorso
a. di verifica delle azioni realizzate e degli obiettivi raggiunti con la precedente progettazione;
b. di ascolto e consultazione degli adolescenti e dei giovani per delineare le ipotesi di superamento delle criticità di sviluppo delle attività;
3. i Comitati dei Sindaci, supportati dai Coordinatori d'Ambito, avviano la concertazione con tutti i soggetti pubblici e privati portatori d'interesse;
4. i Coordinatori d'Ambito con i Direttori di Distretto sanitario, sentiti i Coordinatori del Dipartimenti per le Dipendenze dell'ASUR, avviano la coprogettazione;
5. ciascun Ambito Territoriale sociale può presentare un solo progetto di continuità e sviluppo, che persegua più obiettivi in modo integrato;
6. il progetto, quale parte integrante del Piano d'Ambito Sociale, deve essere redatto obbligatoriamente secondo lo schema allegato all'atto di assegnazione, e deve essere presentato alla Regione Marche entro febbraio 2008.
I progetti saranno valutati da una apposita Commissione Regionale interna costituita secondo i seguenti criteri:
1. il Dirigente del Servizio Politiche Sociali;
2. il responsabile della P.O. prevenzione disagio sociale e dipendenze patologiche;
3. il responsabile della P.O. minori, famiglie e politiche giovanili;
4. il responsabile del Centro di Documentazione Infanzia e Adolescenza;
5. un funzionario del Servizio Salute con competenze in materia di comportamenti d'abuso.
La Regione, esaminati i progetti concertati, valuterà il grado di congruenza della finalità e degli obiettivi progettuali con quelli indicati nel presente atto, nonché il grado di continuità con i progetti finanziati ai sensi della Delib.G.R. n. 172/2005.
Qualora non si rilevasse congruenza o continuità, la Regione potrà richiedere chiarimenti o integrazioni al soggetto proponente.
Nel caso in cui tali integrazioni siano ritenute comunque insufficienti, il progetto non sarà ammesso a finanziamento, e la relativa assegnazione sarà revocata.
9. Modalità di liquidazione
Le somme assegnate saranno liquidate al termine del progetto, a seguito della presentazione di una relazione conclusiva e della relativa documentazione comprovante le spese sostenute, e comunque soltanto dopo la presentazione del rendiconto relativo al progetto originario finanziato ai sensi della Delib.G.R. n. 172/2005, qualora fosse ancora in corso di realizzazione.
In alternativa, è possibile liquidare un anticipo fino all'80% del contributo assegnato, su richiesta motivata, dopo aver avviato il progetto.
Il saldo verrà liquidato al termine del progetto.