Trib. Milano, 31.03.2009



Massima

Risponde del delitto di atti persecutori (c.d. "stalking") chi, con condotte reiterate, osserva con fare minaccioso e segue ossessivamente presso il luogo di lavoro la ex coniuge (in attesa di sentenza di separazione), ingenerando in lei un perdurante e grave stato d'ansia e costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita e, in particolare, a doversi guardare continuamente alle spalle, per paura di aggressioni, durante la propria attività lavorativa (nella specie, di addetta alle pulizie presso un centro commerciale).