Cass. pen. sez. V, 04.03.2003, n. 24811



Massima

Correttamente, modificandosi l'originaria imputazione di ingiuria continuata, viene pronunciata condanna per il reato di molestie di cui all'art. 660 del c.p.p.: infatti, tutti gli elementi costitutivi dell'ingiuria sono anche propri della molestia, mentre la diversa qualificazione dipende dallo scopo dell'azione antigiuridica, riconosciuto non nella lesione dell'onere e del decoro, bensì nel turbamento della tranquillità dell'interlocutore, in un evidente contesto di continenza.