Cesare E. Piccinini, Lo stalking



LO STALKING: LO PSICHIATRA FORENSE TRA CARENZA LEGISLATIVA E PRESUNZIONE DI PERICOLOSITA'

IX CONGRESSO NAZIONALE
SOCIETA' ITALIANA DI PSICHIATRIA FORENSE
La psichiatria clinica e forense in situazioni di crisi
Alghero 26 - 28 Maggio 2006

LO STALKING: LO PSICHIATRA FORENSE TRA CARENZA LEGISLATIVA E PRESUNZIONE DI PERICOLOSITA'

Cesare E. Piccinini

Istituto di Medicina Legale-Università di Parma

DEFINIZIONE
Il termine "stalking", che riassume i comportamenti di cui alla presente relazione, è mutuato dalla terminologia venatoria anglosassone e può essere tradotto in lingua italiana con "inseguire furtivamente una preda".
ôƒ In effetti tale definizione è allo stesso tempo esplicativa e riduttiva, in quanto se da un lato lo stalking è effettivamente una sorta di caccia ostinata nei confronti di una vittima designata, in realtà esso comprende una costellazione di comportamenti diversi, che variano per i mezzi di comunicazione e di contatto attraverso i quali vengono espressi.
ôƒ Tra questi comportamenti, percepiti dalla vittima come molesti e minacciosi, sono inclusi pedinare, sorvegliare, spiare, tentare approcci con la vittima, irrompere sul posto di lavoro o nell'abitazione, diffamare, inviare regali od oggetti, comunicare o cercare contatti attraverso telefonate, lettere, graffiti, SMS, e-mail (cyberstalking).
Proprio questi ultimi mezzi di comunicazione hanno fatto sì che il fenomeno dello stalking si diffondesse rapidamente, stimolando non solo la ricerca scientifica in campo psicologico al fine di individuare le cause ed i possibili trattamenti, ma anche e soprattutto la promulgazione e l'approvazione di legislazioni che tutelino le vittime ed intervengano sugli aggressori
Abrams & Robinson, 1998; Kamphuis & Ellemkamp, 2000; Mullen, Pathè, Purcell,1999
La definizione che sinora ha raccolto maggiori consensi, in ambito psichiatrico forense è quella che delinea lo stalking behavior (comportamento di stalking) come una costellazione di comportamenti:
a) diretti ripetutamente verso una vittima specifica
b) percepiti da chi li subisce come sgraditi ed intrusivi
c) al punto da provocare nella vittima paura ed ansia
Purtroppo, sia in ambito giuridico, sia in ambito psichiatrico, risulta assai difficile trovare una definizione "standard" di stalking, in quanto esistono disaccordi circa la manifestazione della minaccia, al fine della precisazione del reato.
LEGISLAZIONE
La norma italiana più vicina a tale definizione è la seguente:
Art.610 Violenza privata
"Chiunque, con violenza o minaccia, costruìinge altri a fare, tollerare od omette qualcosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni"
Art. 660 Molestia o disturbo alle persone
"Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a 516 euro"
L'inadeguatezza della Norma, sia nella sua enunciazione che nelle pene comminate, consiste nel suo essere di competenza di un Magistrato, come il Guidice di Pace, fortemente limitato nella propria autonomia essendogli attribuiti, per rito, reati di minore entità.
Ciò lo priva, di fatto, della possibilità di disporre indagini in modo autonomo, come ad esempio la Consulenza Tecnica d'Ufficio.
A differenza dell'Italia, alcune legislazioni nazionali prevedono esplicitamente, il reato:
negli Stati Uniti, a partire dal 1992, su iniziativa del Congresso, sono state promosse iniziative legislative che hanno portato, alla fine del 1994, tutti gli Stati ad approvare una specifica legge antistalking;
successivamente, con apposito atto, sono state introdotte leggi federali che permettono di perseguire il reato allorché venga perpetrato tra Stati, con pene severe in caso di esplicita minaccia grave.
in Inghilterra è stato promulgato nel 1997 il Protection from Harassment Act, che colpisce i comportamenti cagionevoli di molestie;
il Canada è l'unico Stato ad avere individuato in modo specifico l'aspetto criminale della molestia assillante esplicitando tra le condotte, oltre a quelle consuete dello stalker, anche il controllo o la sorveglianza dei luoghi della vittima o delle persone con cui la vittima intrattiene relazioni, nonché i familiari.
Stalking is a form of violence that most often happens to women. It is known as "criminal harassment" in criminal law.
According to Section 264 of the Criminal Code of Canada, criminal harassment can involve repeatedly following, communicating with, watching, and/or threatening a person either directly or through someone a person knows.
A person being stalked must fear for their own safety or the safety of someone they know in order for charges to be laid.
A fronte della gravità di molti comportamenti degli stalkers, la Legislazione Italiana appare del tutto inadeguata.
In ambito psichiatrico, l'elemento più rilevante è, a fini preventivi, la valutazione della potenziale pericolosità del molestatore.
Ai fini giuridici, oltre all'introduzione di una norma specifica che definisca il reato, appare indispensabile anche, a livello di procedura, la possibilità di una valutazione preventiva della pericolosità potenziale dello stalker, analogamente a quanto avviene in sede di CTU in campo penale.
STALKER BEHAVIOUR
ô diretti ripetutamente verso una vittima specifica
ô percepiti da chi li subisce come sgraditi ed intrusivi
ô al punto da provocare nella vittima paura ed ansia
LO STALKER: INQUADRAMENTO PSICOPATOLOGICO
ôƒ Disturbo Delirante (erotomanico)
ôƒ Schizofrenia Paranoide
ôƒ Disturbo Bipolare
ôƒ Dipendenza da sostanze
ôƒ Disturbi d'Ansia
ôƒ Disturbi di Personalità: Borderline Narcisistico Paranoide
Lo stalking behaviour più studiato è stato quello sessuale, tanto che nella Letteratura meno attuale lo stalking veniva, di fatto, ricompreso nel concetto di Disturbo Delirante a contenuto Erotico.
Analogamente, sono state studiate le personalità degli autori di assalti e violenze sessuali, la cui classificazione può essere utile ai fini della valutazione di alcuni aspetti dello stalker
TIPOLOGIA DEGLI STUPRATORI
(Holmes e Holmes, 1996)
ôƒ STUPRATORE PER COMPENSAZIONE
È il meno violento e aggressivo. Generalmente, è un soggetto scarsamente dotato di competenze sociali, con un senso di autostima estremamente basso e prova sentimenti di inadeguatezza.
TIPOLOGIA DEGLI STUPRATORI
(Holmes e Holmes, 1996)
2. STUPRATORE PER RABBIA
Lo scopo principale di questo soggetto è "far male alle donne" e, nelle sue fantasie, vorrebbe violentare tutte le donne del mondo per far pagare a tutto il genere femminile le ingiustizie, vere o presunte, che crede di aver ricevuto dalle donne della sua vita. È un aggressore piuttosto violento e socialmente competente.
3. STUPRATORE PER POTERE
Per questo tipo di soggetto, lo stupro rappresenta uno degli strumenti migliori per manifestare la propria virilità e il dominio su di un'altra persona. È un individuo che prova un senso di superiorità molto forte semplicemente perché è un uomo e stupra perché è convinto che si tratti di un diritto connaturato all'uomo nei confronti delle donne.
Lo stupro non è soltanto un atto sessuale, ma è un'azione impulsiva predatoria. Il livello di aggressività molto alto impiegato nell'approccio alla vittima ha lo scopo di garantirsi la completa sottomissione della vittima. Il violentatore è completamente indifferente al benessere della donna che ha attaccato: lei è ai suoi ordini e deve fare tutto quello che lui desidera.
4. STUPRATORE PER SADISMO
Si tratta del soggetto più pericoloso e il suo obiettivo principale è di esprimere nella realtà le sue fantasie aggressive e sessuali. Desidera infliggere dolore fisico e psicologico alla sua vittima. Un elevato numero di questi stupratori rientrano in una diagnosi di «disturbo antisociale di personalità» e sono abbastanza aggressivi anche durante le normali attività quotidiane, soprattutto se vengono criticati oppure se loro richieste di soddisfazione personale sono posticipate.
TIPOLOGIA DEGLI STALKERS
(da Mullen et al.)
ôƒ RIFIUTATO
incapace di accettare la fine di una relazione intima
ôƒ IN CERCA DI INTIMITA'
deciso a trasformare in relazione intima un rapporto superficiale o coinvolgere una persona sconosciuta
ôƒ INADEGUATO
inconsapevole della inadeguatezza, controproduttività dei propri tentativi di coinvolgere la vittima in una relazione intima
ôƒ PARANOIDE
motivato al comportamento dall'intento di vendicarsi da ingiustizie e/o torti veri o presunti
ôƒ PREDATORE
caratterizzato da comportamenti di controllo ossessivo della possibile vittima prima dell'azione
(spesso si tratta di un assalto sessuale)
PERICOLOSITA'
Per quanto la definizione degli stalkers in categorie possa aiutare ai fini di una valutazione del potenziale rischio per la vittima, di ritiene che elemento essenziale a tale fine non possa che essere un inquadramento psicopatologico del persecutore
La maggiore pericolosità sembra possa essere attribuita alla presenza:
ASSE I
Disturbo Delirante
Schizofrenia Paranoide
ASSE II
Disturbo di Personalità Tipo Paranoide e Tipo Antisociale
Il massimo della pericolosità si realizza allorché i quadri prima descritti sia in ASSE I che in ASSE II trovano la loro motivazione al comportamento di molestia nel contenuto sessuale o nella vendetta
DIAGNOSI
Anche rispetto allo stalking, così come in altri ambiti della Psichiatria Forense sembra essere necessario il ritorno al concetto psicopatologico di personalità psicopatica o psicopatia, per ricomprendere un gruppo di individui con diagnosi difficilmente inquadrabile nel quadri nosografici descritti dall'ICD 10 o dal DSM IV R ma che sono di comune osservazione in ambito criminologico allorché si compie perizia su soggetti autori di reati che spesso non hanno adeguate motivazioni e/o vengono attuati con modalità violente o incongrue
Riprendendo la concezione di Schneider, non riducendo pertanto il concetto di psicopatia a sociopatia, riteniamo che nella classificazione di questo Autore, nelle tipologie da lui descritte, possano rintracciarsi le linee di inquadramento nosografico utili ai fini della valutazione dell'inquadramento clinico dello stalker
Analizzando i profili dei molestatori descritti da Mullen e dei violentatori descritti da Holmes, troviamo elementi che ricordano la classificazione di Schneider dei tipi di personalità psicopatica:
ôƒ ipertimici
ôƒ depressivi
ôƒ insicuri
ôƒ fanatici
ôƒ istrionici
ôƒ esplosivi
ôƒ anafettivi
ôƒ abulici
ôƒ astenici
Essenziale per la comprensione dei comportamenti devianti appaiono le riflessioni di Kernberg sul transfert paranoide e sulle perversioni nell'organizzazione Borderline di personalità
(Otto F.Kernberg: Aggressività Disturbi della Personalità e Perversioni Milano 2000)
STATISTICA E RICERCA
ôƒ In 1999, three-quarters of people who were stalked were women (Statistics Canada, 2000, The Daily, 29 November)
ôƒ 9 out of 10 stalkers are men (Department of Justice Canada, 2003, Criminal Harassment)
ôƒ Stalking offences commonly include threats, harassing, phone calls, assault, and mischief (Karen Hackett 2002, "Criminal Harassment" Juristat Vol. 20, N.11, p.1)
56% of women who reported being stalked were stalked by current or former partners.
(Karen Hackett 2002 "Criminal Harassment" Juristat Vol. 20, N. 11 p. 8)
Studies estimate that 50% of women who experience domestic violence also experience stalking.
(M.B. Mechanic et al., 2000, "Intimate Partner Violence and Stalking Behaviour: Exploration of Patterns and Correlates in a Sample of Acutely Battered Women" Violence and Victims, Vol. 15, N. 1, p. 55-72)
Ex-intimate partner stalking is considered the most dangerous form of stalking.
(R.E. Palarea et al., 1999, "The Dangerous Nature of Intimate Relationship Stalking: Threats, Violence, and Associated Risk Factors", Behavioral Sciences and the Law, Vol. 17, p. 269-283)
The same research found that 53% of stalking survivors reported decreasing or stopping attendance at work or school.
Some may have stopped working for fear of their stalkers appearing at their workplaces.
(M. Pathe and P.E. Mullen, 1997, "The Impact of Stalkers on Their Victims", The British Journal of Psychiatry, Vol. 170, p. 12-17)
FATTORI DI RISCHIO
ôƒ Appartenenza ai gruppi marginali o alle minoranze etnico-razziali
ôƒ La giovane età
ôƒ Vivere in comunità ristrette o rurali
LA VITTIMA
La necessità di un intervento legislativo, sia normativo che procedurale appare giustificato e necessario
ôƒdagli effetti a volte devastanti quando non esiziali sulle vittime
ôƒdal fatto che tali comportamenti sono spesso posti in essere nei confronti di persone particolarmente deboli e/o indifese
La vittimologia, disciplina che studia il crimine dalla parte della vittima, riguardo al fenomeno dello stalking, fornisce alcune indicazioni sull'impatto psicologico.
Dalla Letteratura è emerso che i sintomi più comuni, che possono essere provocati da una serie di molestie assillanti sono, per la maggior parte dei casi, di tipo ansioso associati a disturbi del sonno,
flashback, ipervigilanza, reazioni di evitamento, sensazioni di estraniamento dall'ambiente circostante e ricordi intrusivi.
A person being stalked by their former partner has a limited ability to get to work because the stalker's behaviour can limit their movement. The stalking can extend to the workplace itself, making it into an unsafe location for the person being stalked.
The mental health effects of stalking: forgetfulness, fatigue, lowered concentration, and disorganization. These can cause a person being stalked to lose employment and as a result, lose income, security and status.
(Karen M. Abrams and Gail Robinson, 2002, "Brief Communication: Occupational Effects of Stalking", The Canadian Journal of Psychiatry, Vol. 47, p. 468-472)
Lo stalking, come in alcuni traumi, continua a sortire nelle vittime effetti psicologici negativi per periodi di tempo assai lunghi, tali da essere paragonati a quelli esperiti dalle vittime d'incesto e di sequestro.
Per questo motivo in caso di stalking il danno rilevato può valere in sede penale sia ai fini dell'aggravante prevista dal C.P. in sede civile alla valutazione di un possibile danno biologico.
Sintomi che si sovrappongono ai criteri necessari per formulare una diagnosi di disturbo post traumatico da stress (PTSD) o di tipo depressivo (Pathè e Mullen, 1997).
Inoltre, tra le vittime, sono comuni sentimenti di abbandono e di perdita di controllo della situazione.
PSICHIATRIA FORENSE
La necessità di una valutazione preventiva in senso psichiatrico forense dello stalker appare giustificata da numerosi fatti di cronaca anche se ciò comporta gravi problemi per la sua attuazione relativamente alla possibile compressione della libertà individuale costituzionalmente garantita.
Il ruolo dello psichiatra forense appare determinante nel conciliare le opposte esigenze, in una futura legislazione, di libertà individuale e protezione del cittadino individuando, nel comportamento del molestatore, gli elementi di gravità che indichino una potenziale pericolosità dello stesso.
Sulla base di tale valutazione dovrebbe essere possibile una indagine clinica sulla persona e, con l'adeguato supporto legislativo, l'emanazione di opportuni provvedimenti.
La necessità dello studio del singolo caso è supportata dalla mancanza di un accordo sulla definizione stessa di stalking da parte degli Autori che si sono occupati sino ad ora di tale problema.
Inoltre, l'intensità e la qualità del comportamento, sulla base dell'esperienza, non appare di per sé correlato alla potenziale pericolosità del persecutore.